Ginocchio - Dott. Damiano Rullo

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Il Ginocchio

Il ginocchio è un’articolazione che unisce la coscia e la gamba, le quali, insieme al piede, compongono l’arto inferiore. Spesso, si sente parlare di ginocchio come di un'articolazione soltanto, ossia quella che congiunge la porzione distale del femore alla porzione prossimale della tibia; in realtà, però, è più corretto parlare di complesso articolare, in quanto allo stesso livello è presente anche l'articolazione patello-femorale, il giunto articolare frutto dell'interazione tra la rotula (anche nota come patella) e il tratto distale del femore.

Il ginocchio è un'articolazione molto cara agli sportivi che praticano attività ad alto impatto articolare (es: calciatori, rugbisti, maratoneti ecc.), in quanto è tra i giunti a maggior rischio infortunio; tuttavia, è motivo d'interesse anche per le persone che hanno superato la mezza età e che si avviano all'età avanzata, poiché,come si vedrà meglio più avanti, rientra tra le articolazioni più suscettibili all'artrosi.

Il ginocchio è un'articolazione sinoviale di tipo a cerniera:

  • Sinoviale significa che possiede la cosiddetta capsula articolare, la struttura costituita da tessuto connettivo fibroso denso che serve a tenere unite le superfici articolari;
  • A cerniera vuol dire che l'articolazione risulta dall'incastro tra una superficie articolare cilindrica e una superficie articolare cava.

Il ginocchio è un flessore ed estensore della gamba.Esclusivamente a ginocchio flesso a 90°, però, è in grado anche di effettuare movimenti rotazionali lungo il piano trasversale, verso l'interno e verso l'esterno.
Come le altre articolazioni sinoviali maggiori del corpo umano, anche il ginocchio dispone di strutture fondamentali a conferirgli quella stabilità necessaria alla locomozione umana, la quale può comprendere non soltanto la semplice camminata, ma anche la corsa con cambi di direzione, il salto, il salire le scale ecc.

Tra queste strutture (oltre alla capsula articolare), figurano anche legamenti, tendini e menischi; quest'ultimi sono componenti di natura fibrocartilaginea molto importanti sia per la stabilità sia per la conservazione delle superfici articolari.
Infine, è da segnalare la presenza di borse sinoviali e cuscinetti di tessuto adiposo, tutti elementi che hanno funzioni antitrauma.
La struttura ossea del ginocchio è formata da:

  • Femore - è l'osso della gamba, situato nella coscia, che costituisce anche parte dell'anca e del ginocchio. È l'osso più lungo, voluminoso e resistente del corpo.
  • Tibia - è un osso voluminoso posto nella parte inferiore della gamba. Il femore si poggia su di essa
  • Perone - è un osso lungo e sottile della gamba, situato parallelamente e lateralmente alla tibia, con cui si articola alle estremità superiore e inferiore. Serve da punto di collegamento per i muscoli ed il legamento collaterale laterale.
  • Rotula o patella - è situata nella parte anteriore dell’articolazione del ginocchio, davanti al femore e alla tibia. Quando il ginocchio si muove, la rotula scivola all'interno di una scanalatura.
I legamenti principali che collegano le ossa della coscia alla gamba sono quattro. Sono fasci di fibre molto resistenti che rendono stabile l’articolazione, regolano ed impediscono il movimento eccessivo.

  • Legamento Crociato Anteriore (LCA) e Legamento Crociato Posteriore (LCP). I crociati sono i due legamenti principali alloggiati all'interno dell’articolazione del ginocchio e sono fondamentali per la stabilità in senso anteroposteriore (cioè sul piano sagittale) del ginocchio. Questi due legamenti assomigliano a dei corti e robusti cordoni fibrosi che si incrociano ad "X", fissando femore e tibia.
  • Legamento Collaterale Mediale (LCM) e Legamento Collaterale Laterale (LCL). I legamenti collaterali sono legamenti situati ai lati del ginocchio. Nel compartimento esterno è posto il legamento collaterale laterale (LCL), mentre nella parte interna il Legamento Collaterale Mediale (LCM). I due legamenti collaterali assicurano stabilità al ginocchio in senso medio-laterale (cioè sul piano frontale).
Due fasci di muscoli attraversano l’articolazione del ginocchio per farlo muovere.

  • Quadricipite : costituito da quattro capi (retto anteriore e vasto mediale, laterale e intermedio), nella regione anteriore della coscia. Originano dal bacino e dal femore e si fondono poi in un tendine comune, che si inserisce sulla rotula e sulla tibia. La sua contrazione fa estendere la gamba e flettere la coscia.
  • Bicipite : situato nella regione posteriore della coscia, lavora insieme al semitendinoso e al gracile per far flettere il ginocchio.


I tendini invece sono strutture connettivali fibrose, che fissano il muscolo alle ossa. I legamenti invece fissano due ossa tra di loro. I quattro muscoli che formano il quadricipite si fondono per formare il tendine quadricipitale. Questo tendine si unisce alla rotula, proseguendo come tendine rotuleo per fissare i muscoli alla tibia.

Ci sono due tipi di cartilagini all'interno del ginocchio:

  • Cartilagine articolare : ricopre le estremità delle ossa, rendendole liscie e ha due funzioni, ridurre l'attrito e l'usura delle superfici dell'osso e distribuire i carichi trasmessi all’articolazione.
  • Menisco : in ciascun ginocchio ci sono due menischi. Sono dischi cartilaginei a forma di semiluna interposti tra il femore e la tibia. La loro funzione è ammortizzare colpi e urti, proteggendo così la cartilagine del ginocchio, ridurre l’attrito e conseguente usura dei capi articolari, distribuire in modo più uniforme il carico applicato all’articolazione.

I menischi sono componenti di natura fibrocartilaginea molto importanti sia per la stabilità sia per la conservazione delle superfici articolari.
Il ginocchio possiede due menischi: il menisco mediale e il menisco laterale.

Alloggiati sulla superficie del piatto tibiale, i menischi altro non sono che cuscinetti di fibrocartilagine, a forma di mezzaluna, con funzione ammortizzante, stabilizzante e protettiva nei confronti delle superfici articolari e dell'articolazione più in generale; essi infatti:
  • Proteggono dall'urto diretto le superfici articolari di femore e tibia;
  • Supportano la funzione stabilizzatrice svolta dai legamenti del ginocchio;
  • Proteggono l'articolazione femoro-tibiale dai danni che potrebbero derivare da un'iperestensione o un'iperflessione del ginocchio;
  • Ammortizzano il peso del corpo e lo ripartiscono uniformemente su tutta l'articolazione;
  • Favoriscono la corretta distribuzione del liquido sinoviale all'interno dell'articolazione.

Il menisco mediale si adagia sulla porzione mediale del piatto tibiale, dalla parte opposta rispetto al menisco laterale.Immaginando di osservarlo dall'alto, esso si presenta come una C scritta al contrario (cioè capovolta di 180°).
L'estremità anteriore (detta più correttamente corno anteriore) si aggancia alla fossa intercondiloidea tibiale anteriore, confina con il legamento crociato anteriore (gli è davanti) e si collega, tramite il già citato legamento traverso, al corno anteriore del menisco laterale.
L'estremità posteriore (o corno posteriore), invece, si attacca alla fossa intercondiloidea tibiale posteriore e confina con il legamento crociato posteriore e il corno posteriore del menisco laterale.

Il menisco laterale si colloca sulla porzione laterale del piatto tibiale.Immaginando di osservarlo dall'alto, esso rassomiglia a una C scritta nel verso corretto, ma con le due estremità libere molto vicine.
L'estremità anteriore (o corno anteriore) si aggancia alla fossa intercondiloidea tibiale anteriore e confina con il legamento crociato anteriore (gli è dietro).
L'estremità posteriore (o corno posteriore), invece, si attacca alla fossa intercondiloidea tibiale posteriore e confina con il legamento crociato posteriore e il corno posteriore del menisco mediale.

Per approfondire:
LE PATOLOGIE DEL GINOCCHIO
Lesione del menisco


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Artrosi del ginocchio


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