Mano - Dott. Damiano Rullo

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La mano è l'estremità più distale di ciascun arto superiore del corpo umano.Dotata di 5 dita, possiede una struttura alquanto complessa, che include numerose ossa, articolazioni, legamenti, muscoli e tendini. Inoltre, presenta una fine innervazione e una complessa rete di vasi sanguigni.La mano ha varie funzioni: permette di afferrare gli oggetti, funge da organo di senso tattile, consente di comunicare e garantisce stabilità ai bambini che camminano ancora a quattro zampe.
Quando pensiamo all’anatomia della mano prima di tutto dobbiamo dividerla nelle sue tre parti principali: le cinque dita, il palmo, ovvero il lato verso il quale si chiudono le dita ( facendo un paragone con il piede, corrisponde alla pianta del piede ) e il dorso, situatao dal lato opposto rispetto al palmo, in cui le dita terminano con le unghie, produzioni cornee dell'epidermide costituite prevalentemente da cheratina.
OSSA  DELLA MANO

Lo scheletro della mano consta di ben 27 ossa, che gli esperti di anatomia - per semplificarne lo studio - suddividono in tre categorie o gruppi:

  • le ossa carpali
  • le ossa metacarpali
  • le falangi.
  • Le ossa carpali costituiscono la regione anatomica del polso. Si tratta di otto elementi ossei di forma irregolare, disposti su due file: una  vicina alle ossa del braccio (ulna e radio), e una confinante con la base delle ossa metacarpali. Le ossa della fila prossimale sono lo scafoide, il semilunare, il piramidale e il pisiforme. Scafoide e semilunare sono particolarmente importanti, perché si articolano con il radio formando, con quest'ultimo, l'articolazione del polso. Le ossa della fila distale sono il trapezio, il trapezoide, il capitato e l'uncinato. Il trapezio si articola con il metacarpo che darà origine al pollice, il trapezoide con il metacarpo dell'indice, il capitato con il metacarpo del medio, mentre l'uncinato prende contatto con i metacarpi di anulare e mignolo.

  • Le ossa metacarpali sono cinque e fanno parte della categoria delle ossa lunghe. In ogni metacarpo, si possono distingue tre porzioni: una centrale, il corpo, una prossimale, la base ed una distale chiamata testa. La base è la porzione che confina le ossa carpali mentre la testa è la regione che prende contatto con la prima falange della dita: ogni metacarpo corrisponde a un dito, pertanto ogni testa metacarpale è in associazione con la prima falange di ciascun dito della mano.

  • Le falangi sono complessivamente 14 e rappresentano gli elementi ossei che costituiscono le dita della mano. Tranne il pollice, l'unico formato da 2 falangi, le altre dita possiedono 3 falangi ciascuna. Le falangi più prossime alla testa dei metacarpi (falangi prossimali) prendono il nome di prime falangi; a partire da queste, le successive sono dette seconde falangi e terze falangi.

Anche le articolazioni nella mano sono molteplici e complesse. Quella che permette i movimenti del polso si chiama articolazione radiocarpale. Poi ci sono altre articolazioni a livello carpale che permettono minimi movimenti e danno stabilità al polso.
Le articolazioni metacarpo-falangee invece sono quelle che, come si capisce dal nome, permettono il movimento alla base delle dita perché uniscono la testa dei 5 metacarpi a ciascuna falange.
Infine ci sono le articolazioni che permettono di piegare le dita: tra la prima e la seconda falange si chiamano articolazioni interfalangee prossimali mentre tra la seconda e la terza si chiamano articolazioni falangee distali.



Come sappiamo le ossa sono collegate fra loro dai legamenti. Se ci sono tante ossa quindi devono esserci anche tanti legamenti.
Lo stesso vale per i muscoli e per i tendini. I muscoli della mano si dividono tra quelli che si trovano proprio nella mano (detti intrinseci) e quelli che si trovano nell’avambraccio ma si connettono con la mano attraverso i tendini e sono quelli che permettono di distendere e chiudere la mano e anche di raddrizzare le dita. Questi muscoli sono chiamati estrinseci.
Evitiamo di nominare tutti i legamenti e tutti i muscoli perché diventerebbe troppo complesso e anche un po’ noioso.
I numerosi legamenti e tendini che congiungono ossa e muscoli sono avvolti e protetti in una banda molto resistente di tessuto connettivo chiamata retinacolo. Essa garantisce la stabilità della mano e la salvaguarda da possibili malformazioni.
I nervi

I nervi che portano i segnali alla mano sono 3 :

  • Il nervo mediano determina la capacità di precisione della mano e controlla la sensibilità di pollice, indice, medio e metà anulare.
  • Il nervo ulnare invece determina la forza della mano ed è collegato alle altre dita della mano, quindi l’altra metà dell’anulare e il mignolo.
  • Infine il nervo radiale mette in comunicazione con il cervello la parte dorsale della mano e le regioni dorsali di pollice, indice, medio e metà anulare.

Vasi sanguigni

Anche la rete di vasi sanguigni arteriosi e venosi è molto complessa nella mano. Nominiamo solo le principali arterie, che sono l’arteria radiale e l’arteria ulnare.
Queste due arterie sono collegate all’arteria brachiale, quella che scorre dentro il braccio ed è il principale veicolo di irradiazione sanguigna per la mano. L’arteria brachiale si divide in radiale e ulnare all’altezza del gomito.
LE PATOLOGIE DELLA MANO
Lesioni dei tendini della mano


Le lesioni sono generalmente causate da ferite da taglio o fratture, ma possono essere provocate anche da urti violenti ...

Epicondite


L'epicondilite è una particolare tendinopatia a carico dei tendini estensori del polso e delle dita. L'infiammazione origina ...

La sindrome del tunnel carpale


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